Rilegatura, un termine sicuramente non nuovo a chiunque si sia ritrovato a scrivere un libro o una tesi, oppure soltanto a realizzare delle dispense di appunti. Per tutti gli altri, però, questo è un tema che può fornire delle sorprese.
Anche tu stai cercando informazioni sui diversi tipi di rilegatura per capire quale si adatta di più al tuo scopo? Niente paura, è proprio per questa ragione che abbiamo voluto realizzare la guida che leggerai nelle prossime righe. Ti garantiamo che, alla fine della lettura, avrai trovato la risposta ai tuoi dubbi.
Legatura o rilegatura?
Tra i due termini non vi è in realtà alcuna differenza, nel gergo comune sono, infatti, sinonimi della stessa azione, ossia quel procedimento attraverso il quale un certo numero di fogli, tra loro originariamente separati, viene unito per dar vita ad un libro o a un manuale.
I due termini derivano direttamente dalla legatoria, che era il luogo in cui una volta venivano assemblate le pubblicazioni e dove dei veri e propri artigiani sviluppavano diversi tipi di rilegatura per i libri. Nel corso del tempo ovviamente le cose sono cambiate e, come probabilmente già sai, tale attività viene oggi svolta direttamente nelle tipografie online o fisiche.
Quale tipo di rilegatura scegliere?
A seconda dei materiali utilizzati e del risultato che si vuole ottenere, possono essere utilizzati diversi tipi di rilegature.
Analizziamo meglio le tre più diffuse, in modo che tu possa scegliere la migliore per il tuo documento.
Il punto metallico o punto sella
Come il nome ti suggerisce, in questo tipo di rilegatura i fogli vengono tenuti insieme da dei segmenti di filo metallico, che hanno praticamente la funzione di vere e proprie graffette.
Nello specifico i fogli vengono piegati e posti gli uni sugli altri e, attraverso dei fori praticati nel loro dorso, vengono inserite e poi ribattute le parti di filo metallico, di solito 2 o 3 segmenti distribuiti lungo il dorso, che hanno il compito di tenere unito il tutto.
Tra i diversi tipi, la rilegatura a punto metallico è il più economico e veloce da ottenere, ma si presta soprattutto alla realizzazione di pubblicazioni con un numero non troppo elevato di pagine, come cataloghi, brochure, opuscoli e riviste.
La spirale metallica
Per realizzare questa tecnica i fogli vengono sovrapposti e forati lungo il loro bordo, successivamente una spirale di metallo viene fatta passare all’interno dei fori per tenere le pagine unite tra loro.
La rilegatura a spirale metallica è probabilmente quella che si presta agli usi più disparati, adattandosi anche a tipi di carta molto spessi.
Nel caso decidessi di adottare questa legatura tra quelle proposte da DoctaPrint, allora avrai anche la possibilità di personalizzare il tutto decidendo dove collocare la spirale, se sul lato sinistro o quello superiore, e il suo colore tra tre opzioni disponibili.
La brossura grecata
La brossura grecata è la tecnica più complessa, ma anche quella più adatta alla legatura di un numero molto elevato di pagine.
I fogli vengono raggruppati e tagliati lungo il loro dorso attraverso l’utilizzo di una fresa; successivamente viene realizzata una grecatura, ossia un solco che ha il compito di far penetrare meglio la colla che sarà successivamente applicata. L’ultimo passaggio prevede, infatti, l’accoppiamento dei fogli ad una copertina, con la colla che avrà il compito di tenere unite le pagine a questa.
Questa tecnica è, tra i tipi di rilegatura per libri, una delle migliori perché consente di realizzare solide legature anche per pubblicazioni dall’elevato numero di pagine, garantendo allo stesso tempo un risultato estetico perfetto, e rendendola l’ideale anche per le tesi di laurea.
Ora che conosci le diverse tecniche di legatura avrai senza dubbio le idee più chiare su quella più adatta al tuo scopo! Non ti resta, quindi, che andare sul sito di DoctaPrint e scegliere il tipo di rilegatura che vuoi utilizzare!