Esistono dei libri che sono dei veri e propri amuleti portafortuna, perché, oltre ad arricchire le conoscenze necessarie al settore, sono anche dei volani per sprigionare la propria creatività. Un graphic designer, infatti, oltre alle competenze specifiche dovrebbe sviluppare conoscenze in diversi settori e crearsi così un bacino di nuove possibilità espressive cui accedere ogni volta che si trova a confrontarsi con un nuovo progetto.
I libri da avere sempre a portata di mano
Ecco una lista di libri per essere sempre aggiornati sulle ultime novità e sulle tendenze future:
- “Da cosa nasce cosa” di Bruno Munari
- “Segni e simboli” di Adrian Frutiger
- “Don’t make me think” di Steve Krug
- “Sei proprio il mio typo” di Simon Garfield
- “Ruba come un artista” di Austin Kleon
- “Le scatole delle idee” di Luc de Brabandere e Alan Iny
- “Le leggi della semplicità” di John Maeda
- “Cromorama” di Riccardo Falcinelli
- “Graphic design. Principi di progettazione” di David Dabner, Sandra Stewart e Eric Zempol
- “Come trattare gli altri e farseli amici” di Dale Carnegie
“Da cosa nasce cosa” – Bruno Munari
Bruno Munari è stato uno degli artisti più interessanti del XX secolo ed è considerato tra le figure più importanti del design e della grafica. Artista poliedrico, si è dedicato alla grafica, all’illustrazione, alla pittura e alla scultura, al disegno industriale e non da ultimo alla scrittura e alla didattica.
Tra i suoi svariati libri, “Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale.” (Editori Laterza) è considerato una vera e propria bibbia per designer e sperimentatori di ogni genere. Con una scrittura leggera e affascinante, Munari aiuta il lettore a scoprire che progettare non è un talento di pochi, che ognuno di noi ha in sé una creatività da far emergere e che esiste una metodologia progettuale che facilita tale emersione.
“Il metodo progettuale non è altro che una serie di operazioni necessarie, disposte in ordine logico dettato dall’esperienza. Il suo scopo è giungere al massimo del risultato con il minimo sforzo. […] Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo”.
“Segni e simboli” – Adrian Frutiger
Adrian Frutiger è stato un designer svizzero di fama mondiale, conosciuto per aver ideato diversi caratteri, tra cui i più diffusi sono Univers, Egyptienne e Frutiger.
In “Segni e simboli. Disegno, progetto e significato” (Stampa Alternativa Editore) Frutiger esplora i rapporti tra pensiero e segno, e racconta il mondo delle forme attraverso aneddoti ed esempi. Un’analisi molto approfondita sulla comunicazione visiva e sulla varietà delle espressioni grafiche, dal disegno alla scrittura, dai marchi alla segnaletica moderna.
“Don’t make me think”– Steve Krug
Steve Krug è uno dei più importanti professionisti della UX experience e tra i massimi esperti di Web Usability.
Nel suo libro “Don’t make me think. Un approccio di buon senso all’usabilità web e mobile” (Tecniche Nuove Edizioni) Krug ripercorre i principi del suo primo libro, aggiungendo dei capitoli sulla usabilità mobile e ampliando la precedente edizione con nuove illustrazioni ed esempi. Nel libro Krug spiega in maniera semplice e divertente cosa sia l’usabilità e quanto sia fondamentale nella costruzione di siti web che risultino coinvolgenti e facili da navigare. Un libro ricco di suggerimenti e consigli pratici per esperti e neofiti.
“Sei proprio il mio Typo”– Simon Garfield
Simon Garfield è un giornalista inglese e un prolifico autore di saggi.
Nel libro “Sei proprio il mio Typo. La vita segreta delle font” (Ponte alle Grazie Editore) Garfield esplora la storia dei caratteri tipografici e racconta come le font, da perfette sconosciute fino a 20 anni fa, siano diventate importanti non solo per gli esperti e gli addetti ai lavori: con l’avvento della tecnologia informatica le font sono oramai protagoniste del nostro tempo. Attraverso aneddoti ed esempi, Garfield dimostra che il design delle parole non guarda solo all’estetica ma alla capacità di suscitare emozioni nei lettori.
“Ruba come un artista”– Austin Kleon
Austin Kleon è autore di tre bestseller per il New York Times, è blogger di successo e poeta. Si occupa da anni di cosa sia il concetto di creatività nell’era digitale.
Nel libro “Ruba come un artista. Imparare a copiare idee per essere più creativo nel lavoro e nella vita” (A. Vallardi Editore) Kleon analizza il concetto di creatività e presenta al lettore una serie di principi per far emergere e perfezionare il proprio talento. Partendo dal sunto che nessuna opera è di per sé originale, ma deriva sempre da opere precedenti, Kleon riflette sull’importanza del reinventare e riarticolare ciò che già esiste e dà dei consigli su come coltivare la propria immaginazione.
“Le scatole delle idee”– Luc de Brabandere e Alan Iny
Luc de Brabandere è un ingegnere belga, un matematico e un filosofo, che da anni si occupa di filosofia d’impresa. Alan Iny è un manager che si occupa di creatività negli affari, è un esperto di innovazione, trasformazione e progettazione organizzativa ed è un autore di saggi.
Nel libro “Le scatole delle idee. Liberare la creatività per il business” (Egea Editore) de Brabandere e Iny invitano a pensare fuori dagli schemi e suggeriscono diversi metodi per aprire le porte dell’innovazione. Partendo dall’esempio di Bic, inventore delle penne a sfera e poi successivamente degli accendini e dei rasoi usa e getta, gli autori raccontano cosa sono gli schemi di pensiero, di come fare a liberarsi e a crearne di nuovi e di come sia possibile pensare e creare in maniera produttiva, senza rischiare di perdersi o di perdere importanti opportunità di business.
“Le leggi della semplicità” – John Maeda
John Maeda è un designer e batterista americano. Ricercatore e insegnante, il suo lavoro si concentra sulle interazioni tra design e tecnologia e il suo progetto Semplicity ha lo scopo di trovare modi per semplificare la vita delle persone in relazione alla crescente complessità del mondo d’oggi.
Nel libro “Le leggi della semplicità” (Bruno Mondadori Editore) Maeda spiega cosa sia la semplicità e perché sia un elemento di fondamentale importanza nella vita di tutti i giorni e soprattutto nell’era digitale. Partendo da esempi significativi come l’iPod, Maeda mostra i fondamenti di tale concetto, esplora le relazioni con il design e la tecnologia e dimostra quanto la semplicità sia indispensabile per aumentare la qualità della nostra vita.
“Cronorama” – Riccardo Falcinelli
Riccardo Falcinelli è tra i più importanti visual designer della grafica italiana. Ha progettato libri e collane per diversi editori, è autore di graphic novel ed è professore di Psicologia della percezione.
Nel libro “Cronorama” (Giulio Einaudi Editore) Falcinelli racconta come si è creato lo sguardo moderno e come sono nate le abitudini cromatiche e come funziona la percezione del colore. Con l’aiuto di 400 illustrazioni e di esempi presi dalla letteratura, dal cinema, dai fumetti e dagli oggetti quotidiani, Falcinelli mostra in maniera nuova e insolita il ruolo centrale del colore nella percezione e nel modo in cui pensiamo la realtà: il colore è un veicolo di storie, di seduzione, di informazione, di organizzazione e di valorizzazione.
“Graphic design. Principi di progettazione” – David Dabner, Sandra Stewart e Eric Zempol
David Dabner, Sandra Stewart e Eric Zempol sono designer e autori di saggi.
Nel libro “Graphic design. Principi di progettazione e applicazioni per la stampa, l’animazione e il web” (Hoepli Editore), testo di riferimento per tutti coloro che lavorano nel campo della grafica, raccontano di come adattare le grafiche ai diversi progetti e danno diversi consigli pratici riguardanti il disegno grafico. Inoltre, attraverso una serie di esempi presi dai diversi media, danno informazioni sulle tecniche di digital imaging, motion graphic e design per il web e spiegano come realizzare un’idea di design originale ed efficace.
“Come trattare gli altri e farseli amici” – Dale Carnegie
Dale Carnegie è uno scrittore statunitense, cha da anni si occupa di sviluppo personale, relazioni interpersonali e public speaking.
Nel libro “Come trattare gli altri e farseli amici” (Bompiani Editore) Carnegie narra di come sia possibile crescere umanamente e professionalmente se correttamente motivati e preparati a sfruttare i propri talenti e le proprie conoscenze. In un’epoca in cui le relazioni umane acquistano sempre più importanza sia sul piano imprenditoriale sia sul personale, ogni individuo ha la possibilità di scoprire e sperimentare risorse e talenti e di sprigionare così il proprio potenziale nascosto. Un dialogo costante e costruttivo, una buona dose di empatia e una buona capacità di esposizione sono ottime strategie per avere successo e suscitare entusiasmo e curiosità.
Non smettere mai di imparare
Se creatività vuol dire inventare, cioè trovare qualcosa che prima non esisteva, allora non può prescindere da uno studio continuo e dalla volontà di non smettere mai di imparare. Per creare qualcosa si deve conoscere ciò che già esiste e si deve sperimentare, cioè sviluppare in modo innovativo un’idea, utilizzando strumenti sempre nuovi e applicando nuove conoscenze.
E per ultimo ma non meno importante, avvalersi sempre della collaborazione di professionisti fidati e seri, come i collaboratori di DoctaPrint.
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