Abbiamo già parlato di un termine importante nel mondo della tipografia, ossia della grammatura della carta. Oggi, però, affronteremo un altro tema altrettanto rilevante nel settore, quello dei diversi formati di carta.
Non tutti probabilmente sanno che esiste una vera e propria classificazione in merito, la quale è addirittura regolata da un’apposita normativa internazionale, la cosiddetta ISO 216, che ha il compito di distinguere i formati della carta in base alle dimensioni del singolo foglio.
Nel presente articolo analizzeremo meglio questa classificazione spiegandone il motivo e la funzionalità, ma andremo anche a vedere quali sono le dimensioni dei formati della carta più diffusi e il loro impiego.
La normativa ISO 216
Questa regolamentazione, come detto, ha l’obiettivo di creare un vero e proprio standard in merito alla grandezza dei fogli, in modo da fornire un riferimento a livello internazionale, un po’ come avviene per il sistema metrico decimale.
Tutti i paesi del mondo, ad eccezione di Stati Uniti e Canada, adottano infatti i formati di carta ISO 216, ed è per questa ragione che nei programmi di grafica, tra i modelli predefiniti, viene fatta la distinzione tra carta internazionale e statunitense.
Oltre che per dare un metro di riferimento comune, la normativa nasce anche con l’obiettivo di abbattere il più possibile lo spreco di una risorsa preziosa come la carta. Non bisogna dimenticarsi, infatti, che per ottenere i fogli che utilizziamo tutti i giorni per scrivere vengono abbattuti degli alberi, una tra le risorse più importanti del nostro pianeta.
I formati di carta ISO 216 sono ottenuti, infatti, dalla suddivisione di un unico foglio di partenza, classificato come A0, in tanti formati più piccoli denominati con le sigle A1, A2, A3 e via dicendo, fino ad arrivare al sempre più diffuso formato carta A5 e ad altri dalle dimensioni davvero contenute.
Tale operazione viene effettuata tagliando a metà il foglio
di partenza nel suo lato più lungo e ripetendo tale taglio anche sui fogli successivamente ottenuti, fino ad ottenere lo standard di cui si necessita. Tale pratica, oltre a dar vita ai diversi formati della carta, permette anche di non sprecare nemmeno un millimetro di questo prezioso materiale in quanto, così procedendo, da ogni foglio sarà possibile ricavarne un altro senza parti di scarto.
Le misure dei formati di carta
Chiarita la funzione della classificazione dei fogli e come viene ottenuta, passiamo ora a descrivere ogni taglio, così da vederne il possibile utilizzo e definire le diverse dimensioni dei formati della carta.
Formato carta A0: definito anche come “foglio intero”, ha misure pari a 841 x 1189 mm. Tale caratteristica lo rende l’ideale sia per la stampa di manifesti e affissioni (anche se in realtà i formati più utilizzati sono 700 x 1000 mm e 1000 x 1400 mm), che per il cosiddetto disegno tecnico, che spesso richiede l’utilizzo di fogli molto grandi per rispettare le proporzioni in fase di progettazione.
Formato carta A1: le misure del formato A1 sono 594 x 841 mm. Anche in questo caso, pertanto, si ha a che fare con un foglio dalle dimensioni generose, utilizzato spesso come alternativa al più grande A0 nel disegno tecnico e nella realizzazione di poster o stampe pubblicitarie.
Formato carta A2: questo tipo di foglio ha misure di 420 x 594 mm. Le applicazioni, in questo caso, possono essere molteplici, e variano dal disegno alla stampa fotografica, ma anche alla realizzazione di locandine o diagrammi.
Formato carta A3: 297 x 420 mm, sono queste le misure che definiscono tale taglio. Questo standard è uno dei più diffusi tra quelli di grandi dimensioni. Il suo utilizzo, infatti, non è principalmente riservato alle copisterie o ai centri grafici come nei casi precedenti, poiché In molti uffici vengono usate stampanti capaci di elaborare anche fogli in formato A3. Come nei primi due casi, tale standard è una sorta di alternativa a quello che lo precede nella classificazione internazionale, e trova così impiego nel disegno, nella realizzazione di diagrammi e nella stampa di locandine o fotografie.
Formato carta A4: forse il nome non vi dirà molto, eppure davvero tutti si sono imbattuti almeno una volta in questo standard dalle dimensioni di 210 x 297 mm. Dietro alla sigla A4, infatti, si nascondono i classici fogli per stampanti e fotocopiatrici, dei blocchi da disegno o appunti, e dei quaderni che tutti noi abbiamo utilizzato per andare a scuola. Il formato carta A4, inoltre, è anche quello adoperato per la realizzazione di riviste e libri.
Formato carta A5: insieme alla tipologia precedentemente descritta, è senza dubbio quella più diffusa. Il formato A5, grazie alle sue dimensioni di 148 x 210 mm, risulta estremamente pratico e si presta ad un impiego davvero ampio e diversificato. Le misure contenute lo rendono, per esempio, perfetto per realizzare dei pratici blocchi per appunti da poter portare comodamente con sé. L’industria della carta stampata, invece, ha dimostrato il suo apprezzamento verso tale standard per la realizzazione di riviste e libri che risultassero più comodi da leggere e maneggiare, contribuendo così alla sua diffusione anche nel mondo dell’editoria.
Formato carta A6: di dimensioni 105 x 148 mm, è uno dei formati più compatti, superato solo dai fogli A7 (74 x 105 mm) e A8 (52 x 74 mm).
Le misure del foglio A6 lo rendono un’ottima scelta per la stampa di opuscoli e brochure, ossia per pubblicazioni che riportino in poche righe informazioni specifiche. Eppure il formato carta A6 viene anche applicato per la realizzazione di libri, così da ottenere dei veri e propri tascabili.
In questo articolo ti abbiamo fornito una descrizione dei principali formati di carta ISO 216, una tematica sulla quale probabilmente non pensavi potesse esserci così tanto da dire, eppure, come hai potuto vedere, le misure dei formati della carta sono davvero tante, così come tanti sono i loro possibili utilizzi.
Noi di DoctaPrint, specializzati nel servizio di stampa online, siamo sicuri che adesso saprai orientarti meglio nella scelta del formato più adatto al tuo scopo.