C’è una definizione precisa e utile di cosa si intende per progetto grafico, che ci permette di individuare immediatamente gli elementi necessari per capire se il lavoro svolto è efficace e completo.
Cosa è un progetto grafico
Sul sito dell’Aiap, l’associazione italiana del design della comunicazione visiva, si legge: “Progetto grafico (ingl. graphic design). In quanto progetto si tratta di un’attività tecnica e intellettuale finalizzata al raggiungimento di un obiettivo (e non di art pour l’art). Ciò che viene progettato è l’insieme degli artefatti comunicativi. Il progettista grafico disegna sia le merci comunicative, come ad es. i prodotti del design editoriale, sia i sistemi grafici, siano essi di natura notazionale (ad es. diagrammi e codifiche), sia di natura scrittoria (font e icone), sia raffigurativa (immagini generative e immagini di ripresa). In altre parole il progetto grafico detiene la responsabilità della configurazione, cioè dell’attribuzione di una struttura, di una forma e delle relative qualità estetiche,” della linea comunicativa.
Da tale definizione possiamo dedurre che un progetto grafico deve avere uno scopo preciso, deve essere costruito intorno ad un messaggio che si intende comunicare in maniera chiara, deve essere coerente nelle sue varie forme e avere uno sviluppo originale, in modo da rendere riconoscibile ciò che comunica.
Per iniziare bene
La fase più importante di un progetto è la preparazione, cioè la raccolta di più input possibili per impostare il lavoro futuro: le informazioni, essenziali e non, sull’attività, il servizio o il prodotto da comunicare; le informazioni sul mercato e sul target a cui ci si rivolge; sul lavoro della concorrenza; e sui media che veicoleranno il progetto. Dall’esaustività e dalla concretezza di tali informazioni dipende in buona parte la qualità del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.
Scarse o confuse indicazioni portano ad un progetto non efficace e non riconoscibile e quindi ad uno stile, ad un lettering o ad una scelta cromatica non adeguate agli obiettivi di comunicazione.
Quando il progetto è pronto…
Dopo il brainsotrming, dopo una breve pausa per far decantare le informazioni e maturare l’idea giusta, dopo l’idea finalmente giunta e il suo sviluppo, possiamo dire che il progetto è pronto. Ma prima della consegna definitiva, è sempre bene fare una verifica scrupolosa di ciò che si è prodotto. Ed ecco che ci torna utile la definizione sopra riportata.
Un progetto grafico può dirsi riuscito quando soddisfa determinati requisiti:
- il raggiungimento di un obiettivo
- la comunicazione del messaggio risulta chiara ed è coerente in ogni sua forma
- l’efficacia del messaggio è massima, sia dal punto di vista del committente che del target di riferimento
- l’originalità, essenziale per una diffusa riconoscibilità del marchio o del prodotto
Obiettivi
Non trattandosi di arte, il cui fine è nella sua stessa produzione, un progetto grafico è sempre rivolto verso uno o più obiettivi. La prima verifica che è bene fare riguarda la completezza delle informazioni rilevanti affinché il messaggio che si intende veicolare risulti chiaro.
Ad esempio, se si tratta della pagina principale di un sito, far sì che il visitatore porti la sua attenzione verso l’obiettivo del committente, che di volta in volta può essere di iscriversi alla newsletter, di vedere un tutorial o di acquistare un prodotto; oppure se si tratta di un logo o dell’immagine coordinata, fare in modo che l’identità dell’azienda sia rappresentata e riconoscibile.
Un’azienda è tanto più forte quanto più è riconoscibile il suo brand, quanto più è diffusa la sua immagine e quanto più alta è la qualità dei suoi prodotti di comunicazione, sia digitali che fisici. Per un’immagine coordinata efficace, ad esempio, è importante che ogni elemento sia curato e di qualità: il biglietto da visita, la carta intestata o un catalogo possono fare la differenza riguardo al successo di un’azienda. Ecco perché è importante curare ogni singolo aspetto e avvalersi della collaborazione di professionisti, come DoctaPrint.
Semplicità e coerenza
Un messaggio è chiaro quando è facilmente comprensibile. Per comunicare correttamente un messaggio specifico è importante che le informazioni siano giuste, cioè non ce ne siano né più né meno di quelle necessarie alla sua comprensione, e che non ci siano sbavature, cioè elementi che possano distrarre o confondere.
Un messaggio risulta immediato quando il layout grafico ha un punto focale, un elemento che cattura l’attenzione e mette in evidenza informazioni fondamentali per la trasmissione del messaggio; quando c’è una gerarchia visiva, cioè un equilibrio tra l’importanza del testo e la sua dimensione sulla pagina (gli elementi più importanti dovranno essere più evidenti rispetto ai meno importanti); quando i testi sono sempre ben leggibili; e quando c’è armonia ed equilibrio tra gli spazi bianchi o vuoti e gli elementi grafici.
Efficace e bello
Il design è la soluzione visiva di un problema, quindi deve essere funzionale ed efficace. E per essere tale, deve prendere come costante riferimento il pubblico cui si rivolge. Ad esempio, se in un sito si utilizzano dei colori vivaci o una gamma arcobaleno, molto spesso ciò che si vuole catturare è l’attenzione di bambini o di neomamme, mentre se si usano colori più sfumati e pacati si sta puntando l’attenzione sull’affidabilità o sulla rassicurazione, e la scelta potrebbe essere più appropriata per un sito di una banca o di un istituto di credito.
Se poi all’efficacia si riesce ad accostare anche un’estetica che trasmette piacere alla vista, allora il progetto può definirsi riuscito. Esistono dei principi che possono aiutare a costruire un’immagine equilibrata, sia da un punto di vista di struttura che di forma (il tratto e la conformazione di una figura, l’accostamento dei colori, le parti in evidenza e sullo sfondo), l’importante è non cedere al fascino del “diverso”, al voler ad ogni costo risultare stravagante anche a scapito della comprensibilità del messaggio.
Originalità
Sono pochi coloro che possono permettersi di stravolgere le regole della composizione o della creazione di un’immagine e restare vicini e comprensibili, e queste persone possiamo definirle i veri innovatori. Di solito accade che chi rompe le regole non riesca poi a trovare un modo per esprimere il messaggio con la stessa chiarezza e la stessa forza.
Essere originali vuol dire anche saper mischiare in un modo nuovo cose che già esistevano, in un accostamento che risulta facilmente comprensibile e gradevole alla vista. Ad esempio, nella creazione di un logo non è facile trovare delle soluzioni totalmente nuove, senza correre il rischio di diventare complessi o generici. Meglio optare sempre per un design semplice, con qualche elemento di novità, che faccia del logo un vero segno distintivo.
Le domande da porsi
Per concludere con una breve ricapitolazione, potremmo dire che le domande da farsi sono: il messaggio risulta chiaro? Il progetto è adeguato per lingua e stile al pubblico cui è rivolto? I vari formati, in cui si declina il progetto, hanno una buona leggibilità? Ha elementi di originalità rispetto ai progetti della concorrenza? Oppure è troppo originale, tanto da non essere abbastanza identificativo?