Il font parla di te: ogni messaggio, infatti, ha bisogno di un tipo di carattere appropriato per essere veicolato e anche questa scelta influirà sull’immagine che vuoi dare di te o del tuo brand. Basti pensare, ad esempio, al marchio Coca – Cola, una alle tante aziende il cui logo è diventato famoso e inconfondibile proprio grazie al font corsivo utilizzato.
Che sia, appunto, un font corsivo, un font vintage o uno dei font eleganti che vanno tanto di moda, l’importante è che sia adeguato al tipo di stampa da effettuare. Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è: come scegliere il font?
Niente paura, ecco per te alcuni consigli che ti guideranno nella scelta del tipo di carattere perfetto per le tue stampe.
I parametri su cui basarsi
Nella scelta del font è molto utile porsi alcune domande sul risultato che si vuole ottenere dalle proprie stampe e basarsi su alcuni parametri importanti per orientarsi su un tipo di carattere piuttosto che su un altro. Vediamoli insieme.
Categoria di font
Per prima cosa bisogna valutare quale carattere si presta meglio al lavoro che si intende stampare. In questo caso basta anche dare un’occhiata ai font di Word per valutare tutte le principali categorie, spesso già raggruppate dallo stesso programma di elaborazioni testi; il primo passo consiste dunque nel capire se è più appropriato l’utilizzo di un font corsivo, di un font vintage, di uno più elegante o più classico come può essere, ad esempio, il font helvetica.
Se quelli a tua disposizione non dovessero soddisfare le tue esigenze o i tuoi gusti, puoi provare a fare una ricerca in rete: diversi siti, infatti, mettono a disposizione dei font gratis da poter scaricare e aggiungere a quelli già disponibili su Word o su programmi di grafica come Photoshop o Illustrator.
A ogni tipo di carta il font giusto
Dopo aver valutato qual è lo scopo o l’effetto che vuoi ottenere con la tua stampa, un altro parametro sul quale puoi basarti per la scelta del font è il tipo di carta che intendi utilizzare.
Anche la carta, l’inchiostro e gli strumenti di stampa utilizzati, infatti, sono determinanti per il risultato finale: una stampante a bassa risoluzione, ad esempio, non può garantire un risultato ottimale per i font più sottili, così come alcuni tipi di carta non sono appropriati quando si sceglie un font più spesso, che richiede quindi una quantità maggiore di inchiostro.
Quantità di testo e scopo del messaggio
Nella scelta del font non puoi non considerare la quantità di testo da stampare: è ovvio che prodotti come libri, opuscoli o brochure, che contengono testi lunghi, hanno bisogno di un font che prediliga la chiarezza e la leggibilità all’estetica. In questi casi, cerca una tipologia semplice e lineare che possieda anche una buona spaziatura tra i caratteri; se non vuoi usare quelli più comuni, il consiglio è sempre quello di cercare i font free in rete.
Nel caso in cui, invece, tu intenda realizzare del materiale pubblicitario che attiri subito l’attenzione, allora è necessario utilizzare un font più ricercato, scegliendo tra quelli più particolari e originali per riuscire a distinguerti e a catturare lo sguardo del lettore. Anche la font size, ovvero la grandezza del carattere, in queste situazioni è molto importante, in quanto le dimensioni del testo servono non solo a incuriosire il potenziale lettore, ma anche a distinguere gerarchicamente le eventuali parti di testo: le frasi o le parole dai caratteri più grandi dovranno identificare univocamente il messaggio principale, mentre quelle dai caratteri man mano più piccoli forniranno ulteriori informazioni ma di minore importanza.
Considerare lo spazio nella scelta del font
Parlando della font size arriviamo a trattare un altro aspetto fondamentale: quanto spazio si ha a disposizione? Spesso, soprattutto per la pubblicità, si utilizzano anche immagini per presentare prodotti o servizi; in molti casi una foto può essere più utile del testo per attirare l’attenzione del pubblico.
Per questi motivi è importante organizzare subito il layout del prodotto che si intende stampare e stabilire dove andranno le immagini e dove le scritte o i testi. Solo a quel punto si potrà valutare la grandezza del font, considerando che diversi font occupano uno spazio diverso, anche quando hanno la stessa dimensione. Per venirne a capo conviene sempre confrontare più font, mettendoli uno accanto all’altro per rendersi conto della differenza tra di loro.
L’importanza del messaggio da veicolare
Come ultimo parametro, pensa a qual è il messaggio di fondo che vuoi veicolare e soprattutto quale immagine vuoi dare di te, basandoti anche sul tipo di prodotto che intendi stampare.
Facciamo qualche esempio: se devi realizzare dei biglietti da visita per promuovere la tua attività di libero professionista, allora la scelta più appropriata dovrebbe cadere su uno dei font corsivi eleganti per dare un’immagine accurata e professionale di te stesso; questa scelta, però, potrebbe non essere adeguata per i volantini promozionali di attività commerciali, come ad esempio locali, ristoranti o un negozio di abbigliamento. In questi casi un font più ricercato e originale può aiutarti a distinguerti dai tuoi competitor.
Altri suggerimenti
Nella scelta del font, segui anche questi suggerimenti finali per cercare di non commettere errori:
- Utilizzare font diversi: in molti casi, come nella realizzazione di volantini promozionali, può essere accattivante e originale alternare font di diverso tipo. Tuttavia non bisogna mai esagerare: evita di usare tipi di caratteri diversi ma molto simili, altrimenti potrebbe sembrare un errore e non una scelta voluta; inoltre, scegline al massimo 2- 3 tipologie, perché se diventano troppi possono generare l’effetto contrario, ossia creare confusione ed essere fastidiosi per chi si ritrova a leggere il testo. Ricorda, infine, che spesso uno stesso font ha alcune varianti che si prestano dunque per rendere il testo più vivace, senza diversificarlo troppo.
- Non essere banale: cerca di essere originale, evita di essere scontato anche se scegli font classici. Ad esempio, non usare il Comic Sans per testi dal contenuto divertente, oppure il Papyrus per pubblicizzare qualcosa che abbia a che fare con l’antichità. Basta cercare ‘free font’ su Google per scoprire nuovi tipi di font e riuscire così a distinguersi davvero dalla massa.
- Guardati intorno: Se proprio non riesci a trovare la soluzione, ispirati a ciò che hanno fatto gli altri. Analizza i testi e i tipi di caratteri utilizzati dai tuoi competitors per trovare un font simile che funzioni anche per il tuo brand.
- Fai delle prove: prima di stampare tutti i tuoi prodotti, fai sempre più di una prova di stampa per evitare di sprecare soldi e tempo.
Ora che hai queste linee guida non ti resta che metterti all’opera: trova il tuo font, realizza il tuo file grafico e poi ordina le tue stampe sul sito di DoctaPrint!