Spesso si perdono tante occasioni di lavoro perché non ci si è preparati nel modo giusto per affrontare la selezione. Nel campo del graphic design, in particolare, è molto importante sapersi presentare alle aziende interessate al nostro profilo perché è un settore molto competitivo dove, oltre ad avere le competenze necessarie, spesso è anche utile “sapersi vendere” bene e saper vendere soprattutto i propri lavori grafici. Ma come prepararsi per affrontare un colloquio di lavoro per creativi? Ecco alcuni consigli utili per non lasciarsi più scappare nessuna occasione.
Come curare un profilo professionale creativo
Prima di arrivare al colloquio di lavoro vero e proprio, bisogna innanzitutto riuscire a trovare un annuncio idoneo, rispondere correttamente e far sì che l’azienda ci contatti. Oggi è fondamentale curare il proprio profilo professionale e un creativo dovrebbe usare tutti i mezzi messi a disposizione dalla rete per presentarsi al meglio.
Ecco alcuni suggerimenti per riuscirci.
Il curriculum
Come per qualsiasi altra figura professionale, il curriculum è il primo biglietto da visita anche per un graphic designer. Ecco le caratteristiche che deve avere:
- Deve essere breve: un buon cv non dovrebbe superare le tre pagine.
- Deve essere leggibile: a tal proposito, bisogna scegliere il tipo di font più adatto, che abbia una buona spaziatura e che favorisca, appunto, la leggibilità.
- Deve contenere le informazioni essenziali ma complete: affinché sia conciso ma comunque completo di tutti i dati importanti, oltre ai contatti, nel cv bisogna elencare solo gli studi effettuati con i relativi periodi e le competenze acquisite e poi tutte le esperienze lavorative con le relative date e le attività svolte, dalla più recente a quella più indietro nel tempo. Uno spazio a parte va dedicato alle cosiddette soft skills, alle competenze informatiche e linguistiche e all’elenco di eventuali altri titoli.
Ovviamente è bene dimenticare i formati preimpostati come il modello Europass: il primo passo per dimostrare di essere davvero creativi, infatti, è quello di dare al proprio cv una veste grafica originale, facendo comunque attenzione a riportare i dati e le informazioni in modo chiaro e facilmente leggibile.
Il portfolio
Rispetto ad altre figure professionali, un graphic designer e, più in generale, un creativo deve realizzare, aggiornare e curare costantemente anche il suo portfolio, ovvero una raccolta dei suoi lavori migliori con relativa descrizione. Questa rassegna di lavori a volte è più efficace rispetto al cv, perché consultandola il datore di lavoro può rendersi subito conto delle reali capacità del candidato e soprattutto può capire se possiede le competenze adatte alla posizione ricercata.
Il sito web
Per presentare al meglio la propria attività e la propria professionalità, un creativo deve avere un suo spazio web da utilizzare come vetrina per esporre i propri lavori e rendersi così interessante agli occhi del potenziale datore di lavoro.
Come rispondere a un annuncio per creativi
Dopo aver compreso come curare il proprio profilo professionale, vediamo adesso come presentarlo quando ci si ritrova a rispondere a un annuncio per creativi. Anche in questo caso, è utile seguire degli step ben precisi.
Informarsi sull’azienda
Quando troviamo l’annuncio che fa per noi non bisogna rispondere subito di getto: innanzitutto, bisogna leggere attentamente la job description da cima a fondo perché a prima vista potrebbe sembrare il lavoro ideale per noi ma, leggendo bene, potremmo invece scoprire che sono richieste competenze che non abbiamo, come ad esempio il saper utilizzare determinati programmi di grafica.
Una volta appurata la pertinenza dell’annuncio, conviene sempre informarsi sull’azienda per rendersi conto della sua serietà e della sua affidabilità in primo luogo, e poi per accertarsi ulteriormente che il nostro profilo professionale sia davvero adatto a quella specifica vacancy. Grazie a internet oggi è davvero facile trovare informazioni: una volta certi di trovarci di fronte a un’azienda valida sotto tutti i punti di vista, bisogna studiare attentamente la sua brand identity, in particolare la cosiddetta brand value proposition, ossia l’insieme di valori ai quali si ispira nella propria attività. È utile informarsi su questi aspetti perché durante il colloquio spesso dimostrare di conoscerli e condividerli si rivela essere la strategia giusta per ottenere il posto.
Scrivere una lettera di presentazione per creativi
Quando si risponde a un annuncio non si può semplicemente inviare il curriculum: bisogna, infatti, allegare sempre una lettera di presentazione. Questa lettera non può essere preconfezionata, nel senso che non si può utilizzare la stessa per tutti gli annunci: per ogni posizione alla quale ci si candida bisogna infatti impostarla in un modo diverso per sottolineare determinate competenze piuttosto che altre.
Rispetto alle skill richieste, infatti, bisognerà evidenziare le proprie capacità anche in relazione ai lavori già svolti in passato. Alla fine della lettera bisogna indicare la propria disponibilità a sostenere un colloquio il prima possibile, così da mostrarsi realmente interessati e da battere i concorrenti sul tempo: spesso, infatti, le aziende prendono maggiormente in considerazione chi si mostra subito disponibile alla selezione.
Allegare il cv e il portfolio
Ovviamente alla lettera di presentazione un creativo deve allegare due cose: il curriculum e il portfolio. Per questo secondo elemento, si possono scegliere tre modalità: inviarlo come file via mail, inviare solo i lavori pertinenti alle competenze richieste per la vacancy, oppure indicare nella lettera il link al proprio sito web affinché il datore di lavoro possa avere una visione più ampia del lavoro svolto per altri brand.
A questo punto, però, è lecito chiedersi: se non si hanno esperienze lavorative precedenti e si è in cerca di una prima occupazione? Le cose, in realtà, non cambiano: anche se ha appena terminato gli studi, un creativo non può non avere un portfolio, dove bisogna inserire comunque qualche lavoro che si è prodotto durante la formazione oppure, in ogni caso, bisogna produrre dei lavori di prova da mostrare.
Come affrontare il colloquio per una posizione da creativo
Una volta ottenuto l’appuntamento per il colloquio, bisogna prepararsi ad affrontarlo al meglio. Ecco degli utili suggerimenti per dare il massimo nel momento cruciale della selezione.
- Portare sempre con sé tutto il necessario: il recruiter ha già letto e visionato il vostro cv e il vostro portfolio, ma potrebbe averlo perso o non averlo lì sul momento, dunque per prevenire questo problema ad ogni colloquio bisogna portare con sé entrambe i documenti. Il portfolio può essere sia cartaceo, se si tratta di pochi lavori, oppure potete portarlo con voi con una comoda chiavetta USB.
- Mostrare sicurezza e interesse: quando ci si ritrova di fronte al recruiter bisogna mostrarsi sicuri di sé e delle proprie capacità, senza però esagerare; allo stesso modo, bisogna mostrare interesse per l’azienda, facendo capire alla persona che ci troviamo davanti che siamo ben informati sul brand e facendo anche delle domande pertinenti per ottenere informazioni in più;
- Prepararsi a rispondere alle domande di rito: al colloquio bisogna essere pronti a illustrare al responsabile delle risorse umane sia il nostro percorso di studi, sia quello di lavoro. In particolare, bisogna essere preparati a spiegare i lavori che porteremo con noi nel nostro portfolio, specificando anche le caratteristiche di ognuno di essi, nonché il processo creativo e operativo e gli strumenti e i programmi di grafica utilizzati, così da dimostrare la propria expertise nel settore.
- A proposito degli strumenti di lavoro, occorre essere preparati anche a rispondere a domande sul loro utilizzo oppure a domande di cultura generale sul mondo della grafica. Infine, bisogna esercitarsi a rispondere alle domande più generiche e frequenti che di solito si fanno ai colloqui, come ad esempio: “Descriviti con tre aggettivi”, “Perché hai lasciato il tuo precedente lavoro?”, “A quale graphic designer ti ispiri?”, “Perché dovremmo scegliere proprio te?”, “Come ti vedi da qui a dieci anni nel settore del design?” e così via.
- Fare le domande giuste: oltre a chiedere informazioni sull’azienda per mostrarsi interessati, al primo colloquio è lecito fare anche altre domande, ad esempio per capire il tipo di inquadramento contrattuale. Tuttavia, a meno che non sia il recruiter a parlarne, almeno al primo colloquio è sempre meglio evitare di parlare dello stipendio altrimenti si rischia di sembrare interessati solo all’aspetto economico e non al lavoro in sé. È invece opportuno chiedere quali saranno i successivi step della selezione, ad esempio se dovrete sostenere un secondo colloquio o inviare dei lavori di prova.
Adesso hai a disposizione delle linee guida per affrontare un colloquio per creativi. Non ti resta che prepararti al meglio e realizzare così il tuo sogno di lavorare come graphic designer!